In breve, un aggiornamento delle norme che regolamentano la previdenza pubblica.
Per un approfondimento e avere maggiori dettagli su ogni ogni singolo punto potete consultare questo documento
I requisiti per accedere al pensionamento
Pensione di vecchiaia
Il requisito anagrafico per tutti i lavoratori uomini (del settore privato e pubblico) e per le lavoratrici donne del settore pubblico è pari a 66 anni e 7 mesi; mentre per le donne del settore privato è di 65 anni e 7 mesi, se lavoratrici dipendenti, e di 66 anni e un mese, se lavoratrici autonome. Il requisito contributivo minimo è per tutti pari a 20 anni di anzianità.
Pensione anticipata per anzianità
Per accedere al pensionamento anticipato per anzianità, indipendentemente dall’età, occorre avere un’anzianità contributiva di almeno 42 anni e 10 mesi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi per le donne.Chi rientra nel sistema contributivo pieno (primo accredito contributivo successivo al 31 dicembre 1995) è possibile accedere al pensionamento anticipato avendo compiuto 63 anni e 7 mesi di età e con almeno 20 anni di anzianità contributiva effettiva (obbligatoria, volontaria, da riscatto, con esclusione di quella accreditata figurativamente a qualsiasi titolo), se la pensione mensile non risulta inferiore a 2,8 volte l’importo mensile dell’assegno sociale (€ 1.254,60 mensili x 13).
Perequazione automatica delle pensioni
Anche per quest’anno, a causa dell’inflazione pari a zero, i trattamenti pensionistici non avranno alcuna rivalutazione. Sul trattamento di pensione di gennaio 2017 si sarebbe dovuto operare un conguaglio negativo una tantum per recuperare quanto erogato in più nel 2015 ma, al momento, tale operazione è stata sospesa in attesa di nuovo intervento normativo (Decreto cd. “Mille proroghe”) che postici ulteriormente il recupero o lo sterilizzi definitivamente).
Totalizzazione e cumulo dei periodi assicurativi
La totalizzazione e il cumulo dei periodi assicurativi consentono ai lavoratori che nel corso della propria vita hanno svolto attività diverse e sono stati iscritti a più gestioni pensionistiche, di ottenere un’unica pensione sommando i vari periodi contributivi, purché non coincidenti. I due strumenti si differenziano per i diversi requisiti anagrafici e contributivi e anche sotto l’aspetto del calcolo e della decorrenza del pensionamento. La legge di Bilancio per il 2017 ha eliminato alcune penalizzazioni che rendevano poco conveniente il ricorso al Cumulo dei periodi assicurativi.
Criteri di calcolo della pensione erogata dal FPLD
La cosiddetta Riforma Fornero ha stabilito per tutti i lavoratori l’applicazione del metodo di calcolo contributivo con riferimento alle anzianità contributive maturate a decorrere dal 1° gennaio 2012. Per i periodi precedenti viene applicato un calcolo “misto”, in parte retributivo e in parte contributivo, oppure integralmente contributivo, per chi è iscritto all’INPS a decorrere del 1° gennaio 2016 o esercita la relativa opzione.
Part-time agevolato
La legge di Stabilità per il 2016 ha introdotto la possibilità di trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a part time con delle agevolazioni, per i lavoratori dipendenti del settore privato con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato che maturano entro il 31 dicembre 2018 il diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia.
Contributi alla gestione separata per i lavoratori parasubordinati
Continua l’incremento graduale dell’aliquota contributiva per la Gestione separata per i collaboratori senza altra copertura previdenziale, per i quali si giungerà il prossimo anno ad una equiparazione con l’aliquota dovuta al Fondo pensione lavoratori dipendenti. Parallelamente, per i lavoratori autonomi titolari di partita IVA iscritti alla Gestione separata e che non risultano iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria né pensionati, l’aliquota contributiva è stabilita in misura pari al 25% in via strutturale.