Pensione alta, vita lunga

Nuovo studio conferma il legame tra prestazioni previdenziali e longevità

Le persone che percepiscono una pensione vivono più a lungo di quelle che non la percepiscono; l’ammontare della pensione è proporzionale all’aspettativa di vita: tanto più elevato è l’assegno quanto più lunga sarà la speranza di vivere al momento della quiescenza. 
 
A evidenziare un fenomeno già noto, questa volta, è l’ordine degli Attuari, che ha presentato ieri uno studio in cui si elaborano i dati sul rapporto tra durata della vita media e il reddito da pensione per alcune categorie di lavoratori a riposo, evidenziando le differenze per genere e per tipo di lavoro svolto. 
 
La categoria dei dirigenti non è stata analizzata nello specifico dalla ricerca: sappiamo comunque (dai dati statistici generali e da quelli del Fondo Mario Negri in particolare) che anche loro hanno un’aspettativa di vita più elevata della media. 
 
Dopo aver sentito tante critiche ai percettori di pensioni medio-alte (ma poche volte distinguere tra quelle meritate perché frutto di generose e lunghe contribuzioni e quelle elargite come vitalizi ai soliti privilegiati) ci voleva proprio questa notizia per “rafforzare” l’immagine dei pensionati agli occhi dell’opinione pubblica!
 
Qui e qui le presentazioni dello studio, con i dati.

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