Wellbeing aziendale: le migliori strategie per aumentare il benessere dei dipendenti

Quali sono le principali manovre di welfare che è bene adottare in azienda e che tipo di conseguenze hanno
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Con il termine wellbeing si fa riferimento al benessere dell’individuo non solo a livello fisico, ma anche mentale e sociale. Inserito nel contesto aziendale, il wellbeing diventa una strategia che, andando ad aumentare il benessere dei dipendenti, apporta notevoli benefici tanto a questi quanto alle imprese presso le quali lavorano.

Le iniziative che consentono di attuare strategie di wellbeing efficace sono numerose e includono, tra le altre, l’aumento dell’inclusività sul luogo di lavoro, il miglioramento del work-life balance, il team building e la creazione di un piano welfare adatto alle esigenze dei dipendenti. Quest’ultimo potrà includere, a seconda dei casi, le spese per l’asilo nido o la scuola, i corsi di formazione, i buoni welfare aziendali, la previdenza complementare, l’assistenza per genitori anziani o persone disabili a carico del lavoratore e via dicendo.

Scopriamo nel dettaglio quali sono le strategie più innovative da mettere in atto per aumentare il wellbeing aziendale.

Come aumentare il benessere dei dipendenti

Sono davvero molte le iniziative che è possibile mettere in atto per aumentare il benessere psicofisico e sociale dei dipendenti di un’azienda. In particolare, queste devono puntare a:

  • creare un ambiente più armonioso sul luogo di lavoro;
  • far sentire ogni lavoratore apprezzato;
  • aumentare l’affiatamento tra i componenti del team;
  • aiutare a trovare il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata;
  • offrire un miglioramento dal punto di vista economico;
  • ridurre lo stress.

Per raggiungere questi obiettivi è possibile, in primo luogo, attuare programmi di De&i (Diversity, Equity and Inclusion) che puntino, attraverso azioni mirate – formazione, politiche interne inclusive, monitoraggio e mentoring -, a offrire a tutti i lavoratori uguali opportunità economiche, di ascolto, di espressione e possibilità di ottenere risultati e raggiungere obiettivi, indipendentemente da età, genere, orientamento sessuale, etnia, religione, cultura, capacità fisiche e mentali.

In secondo luogo, al fine di migliorare l’armonia e la solidità del gruppo di lavoro, è possibile attuare una strategia di Team Building. Questa potrà prevedere attività di gruppo come le gite fuori porta e la partecipazione a corsi o cene o anche esercizi di tipo ludico, come la partecipazione a Escape Room e giochi a quiz.

Tra le strategie che possono essere messe in atto per aumentare il benessere dei dipendenti rientrano poi quelle volte a favorire il corretto bilanciamento tra lavoro e vita (Work-Life Balance). Tra queste rientrano ad esempio orari di lavoro flessibili, l’erogazione di corsi di Time Management e, primo fra tutti, un piano di welfare ben strutturato.

Quali misure di welfare adottare

Fondamentale per il miglioramento del benessere dei dipendenti il piano di welfare aziendale include beni, iniziative e servizi che possono essere rivolti direttamente al lavoratore, ad alcuni componenti della sua famiglia o sia al lavoratore che ai familiari. La finalità del piano è quella di aumentare la qualità della vita del destinatario e il suo potere d’acquisto, senza andare a incidere sul reddito.

Beni e servizi rientranti nel piano welfare sono infatti – entro i limiti previsti dalle normative in vigore – deducibili e non vengono conteggiati in busta paga, nemmeno quando si tratta di voucher.

Questi ultimi rientrano tra le soluzioni più apprezzate dai dipendenti, in quanto offrono l’opportunità di acquistare ciò di cui si ha bisogno – in base al tipo di buono ottenuto -, senza dover spendere nulla di tasca propria. Proprio per questo, l’erogazione di voucher welfare è una delle soluzioni più efficaci per aumentarne la soddisfazione e la produttività in azienda.

Tra le altre misure di welfare rientrano, a titolo d’esempio, lo smart working, ideale per aiutare i dipendenti a migliorare l’equilibrio vita-lavoro, gli abbonamenti per i trasporti pubblici o le spese per il carburante, i buoni pasto, i servizi socioassistenziali per familiari a carico, l’asilo nido e via dicendo.

Benessere dei dipendenti: i vantaggi per l’azienda

Aumentare il benessere dei dipendenti non è vantaggioso solo per questi ultimi, ma anche per l’azienda. In particolare, adottando le giuste strategie, questa sarà in grado di aumentare il senso di appartenenza e la fiducia dei dipendenti, riducendo, al contempo, assenteismo e turnover, e implementando produttività ed efficienza. Un buon piano di welfare, realizzato nel rispetto delle norme vigenti, consente inoltre di ottenere interessanti sgravi fiscali.

 

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